2 novembre 2010
Come tu mi vuoi
Viviamo in un mondo in cui l’immagine è tutto. Come porti i vestiti, come ti muovi, i gingilli che indossi dicono agli altri che ti guardano chi sei. E’ un mondo fatto di occhi che guardano. E vieni anche giudicato per questo! Credono di sapere tutto di te con un’occhiata. La bellezza interiore, i valori, le virtù non contano niente nella nostra società. Io credo che le persone in ogni caso dovrebbero valorizzare loro stesse e indossare quello che più rispecchia la loro personalità. E poi sarebbe anche carino che magari oltre ad un bell’aspetto ci fosse anche qualcosa di intelligente da dire, anche se è una cosa piuttosto rara. Sarà per caso una specie di massima? Una statistica di quelle inversamente proporzionale? Uno più è bello e più è completamente deficiente? Certo, avere le labbra a canotto e un paio di taglie in più nel reggiseno conferiscono una specie di girlpower, il potere della seduzione, ma poi? Veniamo veramente valutati per quello che siamo? O troviamo solo una sfilza di gente che apprezza il nostro involucro ma che non è assolutamente interessato a conoscere cosa abbiamo dentro?
In “Come tu mi vuoi” Giada è una ragazza semplice la classica secchiona odiosa, le piace studiare all’università, è convinta che sia più giusto essere apprezzata per quello che ha in testa che per il suo aspetto, che inizialmente è abbastanza repellente per i giovani ragazzi suoi coetanei. Indossa i maglioni della nonna e non ha la minima idea di cosa sia lo stile e nemmeno gliene importa. Si incazza nel vedere che basta avere una bella faccia per passare un esame perché crede nella meritocrazia. Un incontro e tutto cambia. Ha voglia di essere migliore, di cambiare un po’ di se stessa per conquistare il cuore di Riccardo un ragazzo ricco a cui fa ripetizioni, che frequenta le persone e i posti più esclusivi di Roma. Metterà in discussione le sue certezze per essere come lui la vuole, vorrà restare se stessa ma si farà corrompere dal potere del sex-appeal, notando che tutto è più semplice se ci si slaccia la camicetta di un bottone in più!
Visto che pongo sempre domande lanciate nell’etere di internet, stavolta vi chiedo: quanto sia giusto cambiare per piacere ad una persona? Provare a piacere agli altri, quanto condiziona le nostre scelte in tutto?
Battuta preferita:
“Fidati caro se una così potesse mettere le manine su ciò che disprezza tanto, nel giro di qualche istante te la ritroveresti a difenderlo con le unghie, come se fosse sempre stato suo.”
Fiammetta clap clap said,
3 novembre 2010 a 12:41
buongiorno a tutti !!! Beh, bella domanda, anche se la risposta per me é sempre da ricercare nel giusto equilibrio da dare alle cose, sia quelle frivole, sia quelle più profonde,. L’equilibrio credo sia la giusta soluzione a tutto, in ogni situazione della nostra vita. Certamente il look e l’apparire é qualcosa che ha il giusto peso nel momento in cui ci si ritrova fuori da noi (ma non solo, piacere a sé stessi é la prima cosa) l’importante é non demonizzare il voler essere al di sopra di certi condizionamenti (vedi la protagonista, che, diciamocelo, con quei baffetti era davvero esagerata !!!), né estrema condizionata dal rifarsi completamente o di tener dietro alle mode a tutti i costi . Ma la domanda era un’altra, vero? Voler piacere a qualcuno in particolare non é un male, ripeto, entro certi limiti, insomma, non stravolgerei affatto la mia vita se al mio lui piacessero i tacchi a spillo !!!!! ahahahah
ANZI: PRRRR PRRRR PRRRRRRRRRRR
tridora89 said,
3 novembre 2010 a 23:16
piacere agli altri è una cosa positiva ma si deve rimanere coerenti con se stessi e avere sempre un equilibrio su cui basarsi! ma ritengo che nessun partner debba tentare di cambiare l’altro!
si sa che nn indosserai mai i tacchi a spillo hihihhi!!!
danmartin said,
3 novembre 2010 a 17:19
E’ sbagliatissimo.
tridora89 said,
3 novembre 2010 a 23:11
concordo! 🙂
danmartin said,
3 novembre 2010 a 23:38
Strano! Ma mi fa piacere che la pensi come me! 🙂
tridora89 said,
4 novembre 2010 a 16:56
eh beh come dovrei pensarla?? è sbagliato cambiare per una persona che non ti accetta così come sei no?
danmartin said,
5 novembre 2010 a 22:38
Molti non lo danno per scontato