7 novembre 2010

Last night

Posted in Amore, Commedie, Film recenti tagged , , , , , , , , , a 22:09 di tridora89

“Last night”. Una sola notte. Due diverse facce del tradimento. Possibile che la parola tradimento abbia in verità due riscontri completamente diversi? Tutto si nasconde dietro una diversa motivazione. Ma come disse Alessandro Baricco, uno dei miei scrittori preferiti: “I perché si dimenticano.” e se i perché si dimenticano restano solo le azioni, i pensieri di un momento fuggono lontano dopo un po’ e resta solo la parola Tradimento. E per quanto cerchiamo di convincerci che siano situazioni diverse, che non possa tutto essere omologato nella parola tradimento, alla fine è proprio così. I perché si dimenticano. Resta solo ciò che hai fatto. Resta solo il rimpianto per quello che non hai avuto il coraggio di fare. Resta solo il senso di colpa per aver fatto troppo.

Vedere questo film mi ha fatto pensare ad una frase che mi disse la mia amica Une qualche tempo fa: “Quando sei innamorata devi poter credere che l’altro non ti farà mai del male, che non ti ferirebbe mai. E’ questa l’illusione dell’amore!” E’ la verità. Tutte le persone potrebbero comportarsi in modo spregevole, tutte allo stesso modo, non esiste un uomo o una donna speciale, esistono solo persone. E quando amiamo abbiamo bisogno di credere che l’altro sia diverso, che non potrebbe mai farci del male, che non potrebbe mai tradirci. In realtà siamo solo persone, siamo imperfetti. Siamo solo umani. Ma quando amiamo è come se l’altro diventasse un po’ un dio, qualcuno da venerare. Senza idealizzazione non c’è amore. E a volte il senso di colpa arriva proprio perché pensiamo che il nostro partner non potrebbe mai comportarsi in maniera tanto schifosa, mentre noi invece, l’abbiamo fatto eccome.

Battuta preferita:

“Nel cuore di tante notti in cui non riesco a dormire, io penso ancora a te.”

15 ottobre 2010

Innamorati cronici

Posted in Amore, Commedie, Film tagged , , , , , , , a 00:01 di tridora89

Parlare di vendetta mi fa sempre spuntare un sorriso maligno sulle labbra. Non mi è mai capitato di tramare vendetta verso una persona che mi aveva ferito, però immagino che quando si smetta finalmente di star male, si provi una specie di intrinseco godimento nel veder soffrire la persona in questione. A volte mi spaventa pensare cose del genere, forse perché so cosa sono capace di pensare quando qualcuno di proposito mi riduce il cuore a brandelli, è anche vero che fortunatamente è molto difficile che io provi rancore verso qualcuno, visto che trovo l’indifferenza l’arma migliore contro certe persone. Però ammetto di essere curiosa, mi piacerebbe sapere che cosa si prova quando la propria vendetta finalmente si compie! Sarà vero che alla fine riusciamo a provare solo del profondo disgusto? Sarà vero che in fondo in fondo non siamo mai veramente propensi a far del male di proposito ad una persona a cui abbiamo voluto bene? Sarà vero che l’odio è solo l’inseguimento di un amore passato?

“Innamorati cronici” è una commedia divertente, ma parla di vendetta tra innamorati, i due rispettivi ex che si ritrovano a tramare vendetta contro la nuova coppia felice, in quel caso forse l’interesse comune li avvicina più di quanto riuscirebbe a fare una semplice storia d’amore. E fanno di tutto per farli lasciare, eppure più cercano di allontanarli l’una dall’altro, più i due piccioncini si amano e si avvicinano. Una deliziosa Meg Ryan che in questo film fa la dura in moto, con tanto di giacchetto di pelle e trucco un po’ stile panda, quanto l’adoro così cattivella! Dopotutto l’odio è un sentimento forte almeno quanto l’amore, eppure ci insegnano che l’amore vince sempre perché l’uomo istintivamente preferisce il bene al male. Credo che all’inizio sia così, però poi scattano altri meccanismi, a volte senza vendetta non smettiamo mai di soffrire sul serio, restiamo con quel qualcosa che ci brucia dentro, poi forse dopo un po’, riusciamo anche a perdonare. Ma il riscatto è fondamentale! Arriva un giorno in cui ti svegli e capisci che non ti importa nulla di vendicarti perché i tuoi sentimenti sono diversi, del tutto nuovi.

Proprio all’inizio del film Sam che è un astrologo, ogni mezzogiorno sposta il telescopio per vedere la sua Linda, mentre fa ricreazione con gli alunni, visto che fa la maestra. Lei guarda l’orologio poi insù verso il cielo e si mette a salutare. Sa che lui la sta guardando! La cosa incredibile è che lo farebbe lo stesso, saluterebbe il cielo come una stupida, non può avere la certezza che lui la stia lì, dietro un telescopio in quel momento, ma lo sa, lo sa e basta. L’amore è anche questo: fare la propria parte senza nessuna certezza che l’altro stia facendo la sua, ma nel cuore saperlo, sapere che è così.

Battuta preferita:

“Conosci Superman? Eccolo io sono Superman! E per me la Francia era Krypton, sul pianeta Krypton tutti sono Superman! Tu fai un’ottima salsa ma lì tutti sanno fare un’ottima salsa. Dici “Hello!” a una bella ragazza con il tuo bell’accento francese, ma lì tutti dicono “Helloooo!”. Invece qui, sulla terra dal momento in cui sono arrivato ho capito che qui avevo dei super poteri.”

25 settembre 2010

C’è posta per te

Posted in Amore, Commedie, Film tagged , , , , , a 00:17 di tridora89

Credo che ogni persona sulla faccia della terra convinta che ci si possa innamorare in chat, abbia visto almeno una volta “C’è posta per te”! E’ inevitabile! Poiché nessun film può descrivere meglio l’amore nato con delle innocue e-mail, solo lettere virtuali. Nessun contatto se non con la tastiera di un aggeggio elettronico. Solo innocue dita che pigiano su innocui tasti, perché inizia tutto così: per gioco! E così Kathleen e Joe si amano dietro ad un computer, ma nella vita reale si detestano. Oh, quanto è romantico! Inoltre secondo me, Meg Ryan e Tom Hanks insieme sono una coppia ben assortita, lo erano già in “Insonnia d’amore”.

Adoro gli americani! E’ uno di quei film che ti fa innamorare di New York, non te la mostra scintillante e caotica, la Grande Mela è quasi come un’immensa Londra americana, ovunque si respira aria di Stati Uniti: è tutto così metropolitano, pulito, e anche un po’ spoglio. Sentore di grattacieli ma mai mostrati nella loro interezza. Poi c’è il profumo di autunno, ma non come quello deprimente della Gran Bretagna, è un autunno freddo ma assolato, malinconico ma non troppo. E’ una New York meravigliosa, piena di foglie ingiallite e matite ben temperate. E’ bello sentire in bocca il sapore del caffè di Starbucks, un caffè che qualsiasi italiano non riuscirebbe a bere, eppure avresti voglia di essere lì anche tu a fare la fila per un pessimo caffè annacquato che in qualsiasi altro posto del mondo non compreresti mai.

La scena finale è una delle mie preferite in assoluto. Kathleen nel suo sobrio vestitino che lo attende nel parco pieno di fiori, non sa che faccia abbia e si guarda intorno, in attesa. Poi sente una voce chiamare il nome di Brinkley: è il nome del famoso cane del suo amico di “penna”. Intanto cominciano le prime note di “Somewhere over the raimbow”. Lo vede arrivare finalmente! Ed è proprio lui, il suo peggior nemico di cui ormai si è innamorata anche nella vita reale. Sorride sorpresa: “Volevo tanto che fossi tu, volevo che fossi tu con tutta me stessa” piange e lui le asciuga le lacrime. Si baciano.

Dio quanto adoro gli americani! L’avevo già detto?

Battuta preferita:

“Non vai pazza per New York in autunno? Mi fa venire voglia di comprare quaderni e matite. Ti manderei un bouquet di matite ben temperate se sapessi il tuo nome e indirizzo. D’altra parte non sapere niente di te ha il suo fascino.”