2 novembre 2010

Come tu mi vuoi

Posted in Amore, Commedie, Film tagged , , , , , , , a 02:11 di tridora89

Viviamo in un mondo in cui l’immagine è tutto. Come porti i vestiti, come ti muovi, i gingilli che indossi dicono agli altri che ti guardano chi sei. E’ un mondo fatto di occhi che guardano. E vieni anche giudicato per questo! Credono di sapere tutto di te con un’occhiata. La bellezza interiore, i valori, le virtù non contano niente nella nostra società. Io credo che le persone in ogni caso dovrebbero valorizzare loro stesse e indossare quello che più rispecchia la loro personalità. E poi sarebbe anche carino che magari oltre ad un bell’aspetto ci fosse anche qualcosa di intelligente da dire, anche se è una cosa piuttosto rara. Sarà per caso una specie di massima? Una statistica di quelle inversamente proporzionale? Uno più è bello e più è completamente deficiente? Certo, avere le labbra a canotto e un paio di taglie in più nel reggiseno conferiscono una specie di girlpower, il potere della seduzione, ma poi? Veniamo veramente valutati per quello che siamo? O troviamo solo una sfilza di gente che apprezza il nostro involucro ma che non è assolutamente interessato a conoscere cosa abbiamo dentro?

In “Come tu mi vuoi” Giada è una ragazza semplice la classica secchiona odiosa, le piace studiare all’università, è convinta che sia più giusto essere apprezzata per quello che ha in testa che per il suo aspetto, che inizialmente è abbastanza repellente per i giovani ragazzi suoi coetanei. Indossa i maglioni della nonna e non ha la minima idea di cosa sia lo stile e nemmeno gliene importa. Si incazza nel vedere che basta avere una bella faccia per passare un esame perché crede nella meritocrazia. Un incontro e tutto cambia. Ha voglia di essere migliore, di cambiare un po’ di se stessa per conquistare il cuore di Riccardo un ragazzo ricco a cui fa ripetizioni, che frequenta le persone e i posti più esclusivi di Roma. Metterà in discussione le sue certezze per essere come lui la vuole, vorrà restare se stessa ma si farà corrompere dal potere del sex-appeal, notando che tutto è più semplice se ci si slaccia la camicetta di un bottone in più!

Visto che pongo sempre domande lanciate nell’etere di internet, stavolta vi chiedo: quanto sia giusto cambiare per piacere ad una persona? Provare a piacere agli altri, quanto condiziona le nostre scelte in tutto?

Battuta preferita:

“Fidati caro se una così potesse mettere le manine su ciò che disprezza tanto, nel giro di qualche istante te la ritroveresti a difenderlo con le unghie, come se fosse sempre stato suo.”